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Mimmo Cuticchio
Mimmo Cuticchio è universalmente riconosciuto come il principale artefice della “rifondazione” dell’Opera dei Pupi: nasce nel 1948, quando il padre Giacomo, puparo "camminante" (girovago) si stabilisce a Gela. Cantastorie, attore teatrale e regista teatrale italiano. È il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'arte del puparo nel teatro dei Pupi siciliani, oggi iscritto nel Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'UNESCO. La sua biografia è segnata da esperienze importanti e da incontri come quello con Salvo Licata che lo sosterrà nella sua ostinata ricerca di una vita "contemporanea" all'Opera dei Pupi. Alla morte del maestro Peppino Celano, puparo e cuntista, di cui Mimmo fu allievo dal 1970, Cuticchio si dedica al proprio teatrino che apre nel '73 . Nel '77 fonda l'Associazione Figli d'Arte Cuticchio: per la prima volta nel mondo dei pupari, l'Associazione riesce a stabilire un rapporto con la Pubblica Amministrazione, e questo permette un ulteriore sviluppo e una qualificazione della sua attività, che si precisa sempre più in quei settori dell'artigianato che tradizionalmente affiancavano l'opera dei Pupi ed ai quali i pupari si sono sempre appoggiati. La compagnia, come unità produttiva assolutamente autosufficiente, è quindi in grado di produrre spettacoli e controllarne tutte le fasi, dallo sbalzo dei metalli delle armature all'intaglio del legno per i corpi, alla pittura di scene e cartelli, alla realizzazione dei costumi, saldando tre importanti aspetti nella sua comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione. Dal 1989 avviene una svolta nel percorso di Mimmo Cuticchio ormai definitivamente indirizzato verso una "rifondazione" del teatro dei pupi. Nascono gli spettacoli Visita Guidata all'Opera dei pupi, Francesco e il Sultano, L'Urlo del Mostro e alcune "serate speciali" che legano i modelli del cunto e dell'opra tradizionali ad un impegno civile e artistico che rispecchia la società contemporanea.
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