Il Museo Albergo e la Fiumara d’Arte sono le prime due tappe del percorso di politica della bellezza che Antonio Presti ha intrapreso da oltre 10 anni, e che confluisce nella prossima opera di Presti: il Museo di Librino a Catania. Con il Museo di Librino, Antonio Presti compie il passo successivo. Dalla camera d’Arte da abitare nel Museo Albergo, al Parco d’Arte da visitare della Fiumara d’Arte, al Quartiere, Librino, che diventa Museo da vivere. Librino non è un quartiere qualsiasi di Catania, Librino è periferia segnata dal dolore del degrado. Presti trasforma i palazzi fatiscenti e i muri del quartiere che finora erano offerti solo al degrado gallerie d’arte fotografica. Il soggetti delle foto d’arte sono gli abitanti di Librino e gli artisti sono i filgi e i nipoti di Librino. Quei ragazzi a cui Antonio Presti ha offerto macchine fotografiche e lunghi laboratori di fotografia tenuti a Librino dai grandi fotografi del National Geografic. Si completa così il viaggio dello stupore dal dentro a fuori, per tornare dentro.