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Cantiere di Formazione - Opificio di Firenze 2012
FONDAZIONE FIUMARA D’ARTE & OPIFICIO DELLE PIETRE DURE
UN CANTIERE DI FORMAZIONE PER LA CONSERVAZIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA A CASTEL DI TUSA.
La Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti, che si conferma a livello nazionale ed internazionale come uno dei patrimoni di arte contemporanea più importanti del nostro paese, ha avviato una collaborazione con la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure nell’ambito del master "Master Inpdap Certificated" in Conservazione e restauro delle opere d'arte contemporanee, promosso dal prestigioso istituto fiorentino. La fondazione siciliana si è resa, infatti, disponibile a ospitare gli allievi del master con un progetto di stage teorico e pratico relativo alla conservazione di alcune stanze d’arte dell’albergo-museo Atelier sul mare.
Le restauratrici Marta Cimò, Federica Favaloro e Cristiana Todaro, e le storiche dell’arte Claudia Marchese, Federica Pace e Rita Salis sono state seguite dalla direttrice della scuola dell’OPD, Letizia Montalbano e coordinate da Luciano Pensabene Buemi, ricercatore-conservatore, docente del master e responsabile dello stage all’albergo museo.
Dopo aver costruito tra mille difficoltà, denunce, attacchi della mafia, sentenze di demolizione un patrimonio di opere d’arte di inestimabile valore, Antonio Presti, mecenate e ideatore della Fiumara, è seriamente allarmato per le problematiche conservative di tutta la collezione e si preoccupa del futuro delle opere realizzate. Per questo la fondazione ha come obiettivo prioritario la ricerca di collaborazioni con le Università e le Istituzioni preposte alla tutela. La Fiumara d’Arte che già nel 2007 ha affrontato la conservazione del Monumento a un poeta morto di Tano Festa, adesso vuole offrire ai ragazzi dell’OPD una grande occasione di esperienza non solo didattica ma pratica. Gli interventi di manutenzione e conservazione sono stati eseguiti in particolar modo nelle stanze Su barca di carta mi imbarco (Maria Lai), Terra e fuoco (Luigi Mainolfi), La stanza della pittura (Piero Dorazio e Graziano Marini), Il nido (Paolo Icaro). In altri casi si è lavorato in collaborazione con gli stessi artisti autori delle stanze. Infatti sono arrivati a Tusa Michele Canzoneri, artista palermitano autore della stanza Linea d’ombra e Umberto Leone che insieme a Ute Pyka e Vincenzo Consolo ha realizzato la stanza Lunaria. Proprio per la presenza degli artisti la conservazione ha assunto un valore aggiunto, oltre a quello tradizionale, per la comprensione di un’opera d’arte totale come quella dell’Atelier sul mare, dove le creazioni dei singoli artisti continuano a vivere anche in relazione con le idee del committente.
Letizia Montalbano, concorda nel fatto che iniziative come questa di Antonio Presti contribuiscono a formare le nuove generazioni di restauratori, in un campo divenuto in pochi anni di grande richiamo. Gli istituti dello stato italiano operativi nel restauro come L’Opificio delle Pietre Dure, al cui interno opera da più di trenta anni una scuola di alta formazione, hanno il dovere di occuparsi di tutto il patrimonio culturale italiano e in particolare della sua conservazione prima ancora del suo restauro. Ecco dunque che il patrimonio di Fiumara d’Arte, come quello di altre note collezioni di arte contemporanea italiane, che stanno collaborando alla buona riuscita del Master, divengono oggi poli formativi, oltre che di cultura, per le figure professionali che a vari livelli operano nel panorama italiano dell’arte.
Luciano Pensabene Buemi descrive il progetto (iniziato il 16 Febbraio, con l’arrivo delle allieve del master in Sicilia) che è stato strutturato in termini di ricerca-intervento. La prima fase ha previsto la schedatura documentale di alcune delle stanze d’arte di Atelier sul mare. La seconda è consistita in un’analisi ricognitiva e valutativa del degrado delle opere e in una prima fase di studio inerente alle problematiche conservative e alle tipologie possibili di intervento, anche in relazione al pensiero del committente e degli artisti. Tale studio ha rappresentato un primo passo per sviluppare delle “linee guida” per gli interventi di conservazione e per stabilire un protocollo da seguire per gli ambienti presi in considerazione. Una terza fase ha riguardato interventi conservativi su alcune delle stanze dell’Atelier sul mare.
Per le stagiste questa è stata quindi un’esperienza unica per entrare in contatto con una realtà in cui l’opera d’arte non è soltanto materia ma anche e soprattutto strumento per trasmettere il messaggio di “devozione alla bellezza” perseguito da oltre venti anni da Antonio Presti. La permanenza all’Atelier è stata un’occasione per stimolare un confronto critico tra diversi modi di interpretare la conservazione dell’arte contemporanea e per capire a fondo la figura del committente, il suo percorso, i suoi progetti e il suo pensiero. Per questo motivo sono state essenziali le interviste a Presti, agli artisti e a coloro che hanno contribuito a far crescere l’esperienza d’arte e di vita di Fiumara d’Arte, che le stagiste hanno vissuto giorno dopo giorno in maniera totale.
La collaborazione nata oggi, con il progetto di stage offerto agli allievi del master dell’OPD, segna inoltre il primo passo che la fondazione compie preliminarmente a un progetto più ampio, verso un importante obiettivo. Fiumara d’Arte ha l’intenzione di creare proprio ad Atelier sul mare un’Accademia di alta formazione volta a fornire tutte quelle figure professionali che opereranno al meglio negli ambiti della conoscenza, conservazione, restauro, gestione e valorizzazione dell’arte contemporanea. La sua istituzione verrebbe legata in maniera originale a due caratteristiche, la prima indirizzata in primo luogo a provvedere alle opere di Fiumara d’Arte valle di halesa Tusa, del museo e albergo Atelier sul mare con attività di controllo e manutenzione e al museo internazionale all’aperto nel quartiere periferico di Librino a Catania. La seconda si pone il problema di come “educare” alla conservazione di nuove opere d’arte. Secondo Antonio Presti, in Italia, a fronte di convegni e studi teorici promossi in questo specifico campo, troppo poco si è fatto di pratico, reale e sperimentale. Non si può abilitare e parlare di formazione, sostiene, senza passare dai laboratori e fare esperienza, per questo occorre un’inversione di rotta. L’Accademia pensata per Fiumara vuole essere al contrario officina attiva, luogo vivo in cui le nuove generazioni possano educarsi e formarsi al valore dell’arte e a un impegno etico di “devozione alla bellezza”, che sarà loro compito portare avanti. Il fondatore di Fiumara d’Arte si dice pronto a donare alla futura Accademia il patrimonio creato in modo che venga gestito, conservato e allo stesso tempo ne divenga strumento didattico, accademia di eccellenza che per patrimonio e statuto possiede i suoi musei, impegnandosi così alla conservazione e valorizzazione di tutto il patrimonio realizzato nell’intero territorio siciliano
Per consegnare un futuro sempre attuale all’atelier sul mare il mecenate e genio creativo siciliano ha inoltre intenzione di assegnare venti stanze dell’albergo alla sperimentazione continua di giovani artisti del designer, consegnando ed offrendo una formidabile vetrina ai giovani creativi che avranno la possibilità di potersi esprimere.
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