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Antonio Presti
Biografia a cura di Gianfranco Molino
Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, Antonio Presti è un siciliano che ha deciso di dedicare tutto se stesso, compreso il suo patrimonio personale, per far trionfare l’arte in tutte le sue forme. È impegnato da anni a creare una coscienza legata alla cultura ma soprattutto ad uno spirito etico, che si forma proprio attraverso un rapporto differente con la bellezza. Nato a Messina il 12 Maggio 1957, nel 1982 costituisce l’Associazione Culturale Fiumara d’Arte.
Studia ingegneria edile all’Università di Palermo prima di abbandonare gli studi per portare avanti l'impresa del padre scomparso, un’avviata azienda a Castel di Tusa specializzata nella produzione di materiali per la costruzione di strade., all’età di 29 anni capisce che la strada aperta dal padre non rappresenta il suo futuro. Il valore eccessivo attribuito al denaro è in contrasto con la sua filosofia di vita; capisce che è importante dare un senso all’esistenza e sceglie l’arte come dimensione che permetta di dare continuità alla vita. Decide così di dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione di “artista” e L’arte e l’etica diventano i due obiettivi conduttori di tutte le sue scelte. In ricordo della figura paterna, s’immagina un percorso artistico che esprima continuità tra la vita e la morte, a simboleggiare la conservazione della memoria attraverso l’arte contemporanea. Nasce così il Parco scultoreo di Fiumara d’Arte.
Nonostante le opere sin dall’inizio vengono realizzate con il consenso di sindaci e amministratori locali (e addirittura donate ai comuni della zona), il fondatore di Fiumara d’Arte subisce un processo penale per abusivismo edilizio. Dopo addirittura 23 anni, il processo si conclude positivamente, in quanto la Cassazione riconosce “l’eccezionalità del caso”, prosciogliendo Antonio Presti da ogni accusa e impedendo che quei manufatti “abusivi” vengano demoliti.
Infaticabile, nonostante tutti gli attacchi subiti, non arresta il suo cammino nel nome dell’arte. A Pettineo, uno dei comuni della ‘Fiumara’, dal 1990 al 1996, per 7 edizioni, organizza la singolare manifestazione Un chilometro di tela, una prova estemporanea di pittura di centinaia di artisti – e anche degli abitanti del luogo – su una lunghissima tela che attraversa le strade del paese. Dopodiché, individuando il lavoro di ciascun artista, la tela viene tagliata e ogni pezzo donato agli abitanti del paese, le cui case diventano dunque Museo Domestico. Negli anni successivi la manifestazione si ripete nel 2001 a Castiglione di Sicilia e nel 2002 a Carnate (MI), a Librino (quartiere di Catania) e a Gubbio. Nel 1990, perseguitato dalle polemiche dalle quali era stato travolto, decide di ritirarsi a Castel di Tusa, un delizioso villaggio in riva al mare, a pochi chilometri dal parco di Fiumara d'Arte. Compra un albergo di 40 stanze, lo sventra e affida l'arredo di ogni stanza a un artista: Ha un suo preciso punto di vista sull’arte: è convinto che per apprezzarla non basta guardarla, ma occorre viverci dentro, deve entrare a far parte della nostra vita quotidiana. Nasce così l’Art Hotel Atelier sul Mare.
Il primo artista ad intervenire nel 1990 è stato Mario Ceroli con La bocca della verità. Nel 1991 sono stati realizzati Il nido di Paolo Icaro e Mistero per la luna di Hidetoshi Nagasawa. Nel biennio 1992-1993 hanno visto la luce sei interventi: Linea d’ombra diMichele Canzoneri; Energia di Maurizio Mochetti; Stanza del mare negato di Fabrizio Plessi; Trinacria di Mauro Staccioli; La torre di Sigismondo di Raúl Ruiz; Su barca di carta m’imbarco di Maria Lai.
Tra il 1994 e il 1996 sono state compiute quattro stanze d’arte: Sogni tra segni di Renato Curcio e Agostino Ferrari ; La stanza del profeta, omaggio a Pier Paolo Pasolini di Dario Bellezza , Adele Cambria e lo stesso Antonio Presti; La stanza della terra e del fuoco di Luigi Mainolfi ; La stanza della pittura di Piero Dorazio e Graziano Marini . A Catania, il 5 Febbraio 1999, crea la Devozione alla Bellezza, con il Cero di S.Agata, di Arnaldo Pomodoro e la prima edizione della Casa-d'Arte Stesicorea dal titolo La casa degli artisti, 12 stanze d’arte contemporanea, curate dal critico Giuseppe Frazzetto, realizzate da vari artisti catanesi.
Nel 2001 organizza l'evento di poesia L’Offerta della parola - poeti in treno, con i più grandi nomi della poesia italiana sui treni della Sicilia, come Sanguineti, Spaziani, Portinari, Erba, e tanti altri. Il progetto include la realizzazione della seconda edizione della Casa-d’Arte Stesicorea dal titolo La casa dei poeti, curata dal critico Paola Nicita, dove coinvolge diversi artisti siciliani.
Nel 2002 parte il progetto Terzocchio – Meridiani di Luce rivolto al quartiere periferico Librino di Catania, dove chiama a collaborare alcuni tra i più importanti fotografi e registi del mondo, con l'incarico di fotografare l'anima del quartiere: la gente. TerzOcchio - Meridiani di Luce punta sulla bellezza come mezzo per acquisire il diritto alla cittadinanza e per ritrovare l'identità attraverso l'orgoglio di essere cittadini, promuovendo il rispetto al territorio di Librino (ridisegnare il quartiere nella sua fisionomia urbanistica per riconsegnarlo con un nuovo ruolo di centralità rispetto alla polis) e il rispetto agli abitanti (manifestare l’identità con la bellezza affermando la consapevolezza dell’essere bello e donando una “storia” che abbatta l’anonimato delle coscienze, problematica comune di tutte le periferie urbane della nostra contemporaneità) A Maggio del 2002, in occasione della XX edizione del Premio Montale, presieduto da Maria Luisa Spaziani, viene invitato a Gubbio per il Gemellaggio Librino-Gubbio, con una serie di iniziative come incontri con i poeti e un chilometro di tela da far dipingere e scrivere dai ragazzi di Gubbio.
Nel dicembre dello stesso anno viene inaugurata la terza edizione della casa-d’arte Stesicorea dal titolo EXTRA-ordinario, curata dai critici Teresa Macrì e Paola Nicita. I nuovi interventi artistici nelle dodici stanze della casa-d’arte sono nati, dall’incontro tra le differenti culture etniche presenti nella città di Catania e gli artisti, di fama nazionale ed internazionale, coinvolti dall’associazione Fiumara d’Arte, con la partecipazione di tutte le scuole di Librino e delle realtà socioculturali del quartiere. Lo stesso giorno dell’inaugurazione, riceve il vivissimo ringraziamento dalla Sig.ra Franca Ciampi per l’impegno e la serietà sul lavoro svolto con le scuole di Librino. A Gennaio 2003, Presti invita Claudia Cardinale a Librino ad incontrare i bambini di tutte le scuole del quartiere di Librino. In questa occasione i bambini di Librino hanno reso omaggio alla grande attrice manifestando il desiderio di averla come madrina del futuro Museo Terzocchio – Meridiani di Luce.
Da settembre 2003, iniziano le riprese per 500 Spot per Librino, con la regia di Fedora Sasso, realizzazione video che punta a valorizzare e a promuovere l’identità del quartiere attraverso gli spot pubblicitari per manifestare e affermare il diritto alla piena cittadinanza. Il progetto ha avuto la collaborazione delle emittenti Antenna Sicilia e Telecolor di Catania e Telegiornale di Sicilia (TGS) di Palermo, con il coinvolgimento delle scuole e degli abitanti di Librino, di 150 poeti e di video maker e registi di tutta Italia.
Durante l’anno scolastico 2003-2004 Presti realizza 500 bandiere per essere città, un progetto di educazione alla cittadinanza che afferma il suo essere città non più identificandosi in quel centro lontano dalla periferia, ma ritrovandosi unita nella condivisione di una conquistata identità morale. L’operazione artistica coinvolge le scuole di Librino e 44 scuole della città di Catania. Le 500 bandiere vengono esposte in mostra prima presso il Convento dei Benedettini a Catania e poi installate su tutti i pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, sempre lungo l’asse dei servizi che porta agli ingressi delle autostrade, nell’estate del 2004.
Sempre nel 2004 Presti realizza Viaggio in Sicilia... verso Librino. Alcuni tra i maggiori scrittori - provenienti da tutte le nazioni del mondo - visitano la Sicilia e la realtà del quartiere di Librino, seguendo ognuno un itinerario diverso attraverso il territorio delle province per testimoniare, attraverso la parola scritta, l'emozione di questo inedito Grand Tour di Sicilia, che è anzitutto Viaggio nel cuore profondo dell'Isola, alla ricerca delle radici dimenticate, delle ragioni perdute. Quindi, viaggio nel tempo e nello spazio, in una duplice dimensione che è anzitutto dimensione dell'Essere.
Nell’anno scolastico 2004-2005 viene presentato il progetto Io sono il fiume Oreto dell’Umanità rivolto al fiume Oreto di Palermo, un progetto di impegno morale, culturale ed educativo in collaborazione con il Giornale di Sicilia, che Antonio Presti vuole realizzare a Palermo: una scelta simbolica, un luogo dimenticato da cui ricominciare per fare riaccendere la voglia di riscatto, un fiume che scegliendo il valore della Bellezza rinasce a nuova vita con la realizzazione di un museo a cielo aperto lungo gli argini, che divenga il simbolo duraturo di una rinnovata coscienza collettiva.
Il 22 aprile 2005 è una giornata cruciale nella storia della Fiumara d’Arte e di Antonio Presti: il mecenate oppone un rifiuto all’indifferenza del parco di Fiumara d’Arte da parte dello Stato. Con l’evento Il rifiuto del rifiuto, chiude con un grande telo blu l’opera di Tano Festa; sopra vi è scritto “chiuso” in tutte le lingue. Con questo gesto simbolico, egli apre un nuovo sipario sulla scena culturale della Sicilia, per chiedere rispetto e riconoscenza.
A gennaio del 2006 arriverà La Vittoria dell’Arte: Dopo oltre venti anni di battaglie e diverse sentenze che disponevano la demolizione delle sculture della Fiumara d'Arte, le opere monumentali del Parco vengono riconosciute e aiutate dal Governo regionale che approva l'istituzione del percorso turistico culturale di Fiumara d'Arte (Legge Regionale 6/06 dal titolo "Valorizzazione turistica - Fruizione e conservazione opere di Fiumara d'arte", a firma degli onorevoli Beninati e Fleres).
Nel frattempo, nell’estate del 2005, prende corpo la collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono, sito all’interno dello splendido castello dei Ventimiglia, con la mostra Telepass, curata Ida Parlavecchio e Anna Guillot. Espongono le loro opere dei giovani artisti dell'Accademia di Belle Arti “Abadir” di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
A Catania, durante l’anno scolastico 2005-2006, organizza Il pane non si butta. Le 500 bandiere etiche realizzate precedentemente in città, vengono rielaborate e trasformate dagli studenti in pannelli patch-work. A questo progetto ne lega un altro: il Grand Tour della poesia. Vari poeti siciliani e nazionali incontrano gli studenti delle scuole di Librino e di Catania.
Il Grand Tour della poesia, viene realizzato nello stesso anno scolastico anche a Palermo. È il primo evento del progetto Io sono il fiume Oreto dell’umanità.
Successivamente, realizza all’Atelier sul Mare la Stanza dei Portatori d’Acqua insieme ad Agnese Purgatorio, Danielle Mitterrand, e Cristina Bertelli.
La stessa madame Mitterrand, a Marzo del 2006, incontra i dirigenti e i referenti scolastici di Palermo, Monreale e Altofonte e gli studenti di Palermo con i quali si reca alla foce del fiume Oreto. Durante l’evento viene presentato il progetto didattico I portatori d’acqua.
Nell’estate del 2006, ancora al museo civico Castelbuono, viene realizzata la mostra collettiva Meridiani paralleli, Percorsi di pittura a Palermo 1980-2000, curata da Marina Giordano, che propone una ricognizione/ricostruzione di un aspetto importante della realtà artistica palermitana, quello della pittura, attraverso l’occhio di almeno due generazioni.
Durante l’anno Scolastico 2006-2007, con il progetto Io sono acqua, insieme agli studenti di Palermo e Catania, chiede ad alta voce il rispetto e il riconoscimento del diritto dell’acqua. Questa operazione artistica coinvolge 80 scuole a Palermo e 45 a Catania nella realizzazione di bandiere tutte legate allo stesso tema: l’acqua. Il progetto vuole sensibilizzare i giovani sull’importanza del dono e della solidarietà, creando un collegamento simbolico, di valori e di energie tra la bellezza, la gioia e la positività della vita e i luoghi di sofferenza, come ad esempio un ospedale. Infatti, ad Aprile, altre bandiere, ispirate alla vita e alla bellezza, realizzate dalle scuole e dalle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo, vengono donate all’Ospedale Garibaldi di Catania e all'Ospedale Civico di Palermo, per testimoniare la gioia del dono più grande: la vita.
A giugno il progetto si mostra in tutta la sua bellezza nelle città di Palermo e Catania. In quest’ultima, 500 bandiere azzurre vengono installate a sui pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, lungo l’asse dei servizi che porta agli ingressi delle autostrade; a Palermo, sono addirittura 1000 bandiere a coprire tutto il tratto autostradale e della circonvallazione di viale Regione Siciliana da Villabate fin verso l’Aeroporto Falcone-Borsellino e tutta la via del mare tra il Foro Italico e via Messina Marine. Il 25, il 26 e il 27 Maggio 2007 verranno ricordati come i tre giorni di festa di un grande anniversario: i 25 anni di Fiumara d’Arte. Dopo 50 anni, di cui la metà spesi nel nome dell’arte, Antonio Presti può affermare di avere vinto la propria battaglia, lottando con le armi della cultura e dell’impegno forte e costante. E nel nome dell’impegno si svolge questa celebrazione:
Viene presentato il Restauro della Finestra sul Mare di Tano Festa (primo restauro monumentale italiano d’arte contemporanea), a cura di Antonio Rava, sulla spiaggia di Villa Margi, inizio ideale di un percorso di restauro di tutte le altre opere donate da Antonio Presti alla sua terra. Attraverso un’operazione attenta l’opera ha così finalmente la possibilità di essere protetta dagli attacchi del tempo e di tornare allo splendore originale. Al rito della sirena, riproposto dopo due anni dal rifiuto del rifiuto, assistono centinaia di giornalisti ed artisti, invitati da Antonio Presti, e oltre duemila bambini delle scuole di Palermo e Catania.
Il 26 Maggio viene organizzato un importante convegno dal titolo Fiumara d’Arte - Segni nel paesaggio: valorizzazione, conservazione e progettazione, curato dal professor Giuseppe Basile, a Palazzo Trabia, sede del Museo della Ceramica di Santo Stefano di Camastra. Il giorno seguente vengono presentate al pubblico tre nuove stanze all’albergo Atelier sul mare: La stanza dei portatori d’acqua, realizzata da Antonio Presti, Agnese Purgatorio, con testi di Danielle Mitterrand e Cristina Bertelli, Hammam di Sislej Xhafa e Lunaria - Contrada senza nome, con gli scritti di Vincenzo Consolo e realizzata da Umberto Leone e Ute Pyka.
In occasione dell’anniversario viene costituita la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte che intende creare una collaborazione con le Università, le Accademie e le Istituzioni preposte alla tutela affinché Fiumara diventi officina attiva, luogo vivo in cui i giovani possano educarsi alla conservazione, alla valorizzazione e alla progettazione di opere d’arte. Presti, vuole così lasciare alle nuove generazioni il patrimonio culturale creato ed un impegno etico di vera devozione alla bellezza.
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