Labirinto di Arianna

Italo Lanfredini - 1989

La scultura, la cui forma è un simbolo archetipo – il labirinto – è un percorso fisico ma anche interiore, che è impossibile non attraversare tutto una volta entrati. L’opera è collegata al passato, alla cultura classica, alla nascita, ai primi insegnamenti della vita.
Attraverso un varco naturale si entra nel labirinto e si esce dal labirinto, così come nel tempo l’uomo è entrato e uscito dalla scena. Chi entra nel labirinto si pone domande che riguardano la propria esistenza, in un posto e in una dimensione a-temporale in cui è impossibile interrogarsi.
Il labirinto è riflessione, è spiritualità che deriva da una sorta di “maternità”, espressa in un dolce concentrico svolgersi di cerchi culminante in una aspirazione all’alto, al sublime.
Un viaggio che sembra dentro la terra ma è sotto il cielo, al cui centro è la vita, l’antica sorgente rappresentata da una lucente lastra metallica al centro della spirale, che ci riporta al tema della Madre Terra e del mistero della fecondazione.

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