Muro della vita, rinominato La via della bellezza

Sculturo collettiva 1990

Quaranta artisti ceramisti nazionali e internazionali si sono confrontati con un vecchio muro di contenimento della strada provinciale SP176 Castel di Lucio- Mistretta, un muro della misura di circa cento metri in lunghezza e sei in altezza, che costeggiato in macchina manteneva il suo anonimato. La memoria di quell’abuso in cemento è stata trattata con poesia e amore innestando la terra cotta, come elemento di trasmutazione, sulla stessa materia cementizia. Nella tradizione del territorio dei Nebrodi (Santo Stefano di Camastra) l’arte della terra e del fuoco è fortemente radicata fin dall’antichità e in questo modo il richiamo alla vitalità delle tradizioni si è fatta sentire. Antonio Presti ha invitato i migliori ceramisti italiani e stranieri a produrre un’opera da inserire nel muro grigio, per poter avvicinare gli artisti agli artigiani che operano in quella zona, trovando un punto d’incontro fra i due modi di intendere il fare artistico. Sono bastati dei colori e dei motivi figurativi e astratti per rendere vivace e leggiadro il blocco di cemento così triste, dato il suo movimento continuo, orizzontale e monotono, per metri e metri.

Il muro sottende alle sue mansioni di protezione e contemporaneamente diventa opera d’arte, guardato e visitato da tutti per la sua valenza artistica.
Inizialmente intitolato Il Muro della Vita, in occasione del restauro del Museo a cielo aperto Fiumara d’Arte del 2015, il Muro è stato dedicato alle nuove generazioni diventando La Via della Bellezza, un patrimonio culturale dedicato ad un impegno etico di vera devozione alla bellezza.
Hanno contribuito alla realizzazione della scultura collettiva:
Angel Garrazza, Pompeo Pianezzola, Graziano Marini, Giulio Busti, Maria Villano, Nedda Guidi, Johannes Gebhardt, Federico Bonaldi, Giuseppe Lucietti, Christa Gebhardt, Carlos Carlè, Nino Caruso, Andrea Caruso, Giancarlo Sciannella, Jacò, Livia Livi, Vito Vasta, Riccardo Monachesi, Armanda Verdirame, Gianbattisti Ambrosini, Yvonne Ekman, Attilio Antibo, Matilde Anversa, Alberto Mingotti e tanti altri.

5.0.3
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